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CRITICA

SANDRO SERRADIFALCO (Critico, saggista Direttore di EA Editore)
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Sono immagini che colpiscono , che non lasciano dubbi sull'efficacia del mezzo espressivo operato. Sguardi che ti scavano dentro, parole inespresse e urla strozzate. L'arte di Yasmina Barbet trova leva tecnica nella valorizzazione dell'elemento figurale. La sua è una sovrapposizione di immagini ed emozioni. Un fondere gli uni con gli altri attraverso l'uso della tecnica digitale. Yasmina è un abile manipolatrice di immagini, una canalizzatrice di espressioni.
Come un modello Arcimboldo sovrappone, compone, illude attraverso la magia delle forme. La nostra artista conosce bene il significato dell'equilibro tonale. I suoi elaborati sono prova di grande conoscenza del mezzo comunicativo. Assistiamo quindi all'elaborazione dell'elaborazione. Dalla fantasia dell'artista scaturiscono queste narrazione visive, questa trasfigurazione dell'elemento figurativo che null'altro è che volontà di spingersi oltre i comuni stilemi espressivi. Sia per la tecnica innovativa che per la ricerca dei soggetti trattati e delle tematiche sviluppate l'esperienza di Yasmina Barbet risulta quasi pionieristica. Una nuova figurazione che lascia intendere e al medesimo tempo proietta la nostra immaginazione verso la dimensione de sogno.
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Sandro Serradifalco
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FLAVIO DE GREGORI (Direttore dell' Accademia Santa Sara)
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Le tre opere fotografiche qui esaminate, realizzate da Barbet Yasmina, sono la sintesi di una visione creativa intrisa da eloquenti frammentazioni di luce ed ombre, riecheggi interiori e visività scintillanti, dalle cui attenzioni particolarmente remote da parte dell’artista, le emozioni ricercano la causa del turbinio interiore come analoga condizione emotiva dell’essere umano in un contesto artistico di grande espansione storica.
La linea di contorno conferisce al soggetto la giusta interpretazione dei fatti mentre i dettagli tracciano una classicità simbolista variando nello spazio con forme predisposte alla rievocazione per una stratificazione ottica proiettata dall'interno verso l’esterno, dal buio della notte alla luce del giorno, dalla morte al risveglio universale del corpo e della mente, dalla paura alla gioia dei terreni godimenti.
                                                                                                                                                                      Flavio De Gregori
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RUTHIE TUCKER (Direttore Generale della Amsterdam Whitney Gallery, New York.)
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Ispirata dall’affermazione di Alfred Stieglitz, “for that is the power of the camera, seize the familiar and give it new meaning” (perché questo è il potere della macchina fotografica, coglie il noto e gli conferisce nuovo senso), la fotografia digitale dell’artista italiana Yasmina Barbet rispecchia una visione personale che offre una prospettiva fresca ed emozionante del nostro mondo. L’occhio della sua fotocamera cattura persone e oggetti permettendo allo spettatore di recepire l’energia che li circonda diventando a sua volta esso stesso parte della scena poiché coinvolto nell’energia cinetica dell’istantanea. Esplorando zelantemente il mezzo dell’arte digitale, Barbet ricerca la bellezza nella realtà traducendo tale bellezza nel suo linguaggio composto da forme e colori.

Creando un’atmosfera attraverso la luce potente e l’uso ingegnoso dei colori, Yasmina Barbet attinge a un’energia vitale lasciando filtrare il potere delle emozioni attraverso la sua macchina fotografica. Trascrivendo colori, forme e ritmi, l’artista incapsula visioni divergenti attraverso un’abbagliante sintassi visiva. Una bellissima spontaneità riecheggia nelle sue opere poiché ogni fotografia crea una narrazione che è aperta ad interpretazioni. In ultima analisi, ogni immagine rappresenta un’esperienza che permette all’audience di attraversare i confini della foto per entrare nel mondo di Yasmina Barbet. “Le immagini sono il vero linguaggio, dove le forme richiedono un costante allenamento per affinare la loro espressione, dove il nostro raziocinio non può essere separato dalla nostra interiorità, dal nostro percorso personale,” afferma Barbet riguardo la sua fonte di ispirazione.

 

Galvanizzata dalle persone e dai volti della sua Italia, Yasmina Barbet utilizza tecniche digitali che uniscono assieme immagini e visi frammentati, motivi e texture sia provenienti dalla sua immaginazione che dagli incontri quotidiani. Creando storie visive provocatorie, queste uniche composizioni costringono lo spettatore ad analizzare gli oggetti più conosciuti e i ritratti fotografici in una maniera completamente nuova e spontanea. Esplorando la dicotomia tra realtà e percezione, Barbet ci spiega che “quando utilizziamo immagini allegoricamente per esprimere un pensiero, un concetto, un’osservazione o uno stato d’animo, gli elementi del reale assumono allora una connotazione simbolica. A volte questi due aspetti si incontrano.”

 

Condividendo la sua visione con noi, Yasmina Barbet ci dà anche l’opportunità di condividere il suo stupore nei confronti del mondo. Carica di vita e di energia, ogni composizione digitale è una fusione di vita provocatoria e misteriosa. Geniale e di ispirazione, la fotografia digitale di Barbet induce lo spettatore a connettersi con il mondo circostante. Coltivando la sua tecnica e rappresentazione della condizione umana assieme alle nostre percezioni visive, le fotografie di Barbet sono gemme del genere digitale che hanno reso l’artista nota a livello nazionale e internazionale.

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Ruthie Tucker

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