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NOTA DELL'AUTORE
Vivo da diversi anni in Italia, paese dalle mille sfaccettature che non finisce di sorprendermi e affascinarmi.
Non saprei immaginare la mia vita senza immagini: è un vero linguaggio, dove la forma richiede un allenamento costante per affinare la sua espressione, dove il senso non può essere scollegato dalla nostra interiorità, dal nostro percorso personale, dalle nostre conoscenze, opinioni, pensieri, emozioni, istinti …
Il reportage è come un mettersi Interamente a disposizione della realtà che ci circonda: corpo, cuore, intuito, pensiero e occhio, in modo di raccontarla al meglio.
In altre circostanze è la realtà che sta al nostro servizio: quando la “usiamo” in modo allegorico per esprimere un pensiero, un concetto, un’osservazione o uno stato d’animo. Gli elementi del reale assumono allora una connotazione simbolica.
A volte questi due aspetti s’incontrano …
titolo minimal
BIOGRAFIA
Yasmina Barbet è nata in Francia nel 1973. Dopo la maturità, tra 1995 e 1998 segue un corso di fotografia all’ IED di Roma. Nel 1998 si stabilisce a Parigi, dove lavora su dei progetti fotografici, segue corsi di disegno, di storia dell’arte e tecniche di elaborazione dell’immagine.
Nel 2002 torna a Roma, esegue lavori su commissione e matura un proprio archivio fotografico che esporrà nel 2008 in un suo sito personale.
Nel 2009 inizia la collaborazione con l’agenzia Francese Wostok Press seguendo l’attualità in Italia (Vaticano, Mostra di Venezia, Festival del cinema di Roma…). In parallelo ai servizi per la propria agenzia, realizza libri e reportage su commissioni come “Natangué Senegal” catalogo di una mostra esposta al Senato Italiano.
Coltiva uno studio su una propria tecnica ed espressione dell’immagine, esposto in 2017 per la prima volta alla Biennale di Peschiera del Garda, la Biennale di Roma e alla Biennale di Firenze dove ha vinto il “Lorenzo il Magnifico “
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